C’è il desiderio di una casa diversa – di un modo di abitare differente – alla base della sfida intrapresa da alcune famiglie di Villongo: realizzare un’iniziativa di abitare generativo nella loro città.
Con l’obiettivo di allontanarsi da quella logica che le ha costrette in appartamenti votati alla separazione e alla solitudine per tutta la vita, hanno iniziato ad immaginare un luogo fuori dall’ordinario: tante abitazioni affacciate su una grande corte e moltissimi spazi comuni da vivere quotidianamente e in cui incontrare persone amichevoli, disposte ad aiutarsi l’un l’altra.
Un sogno, si sono dette inizialmente. Solo un sogno? Sicuramente una sfida. Per decidere di affrontarla è stato fondamentale l’incontro con È.one Abitarègenerativo S.r.l. – realtà che si occupa di tutte le fasi del processo di attivazione di comunità, rigenerazione di luoghi e accompagnamento di esperienze generative – e con il nascente progetto Generavivo Bergamo via Guerrazzi.
Le famiglie di Villongo hanno dunque partecipato ad un percorso di attivazione all’abitare generativo, volto ad approfondire la conoscenza reciproca, identificare gli elementi chiave della propria iniziativa abitativa e la bussola dei valori in grado di offrire una guida di senso al gruppo. Così, il sogno ha iniziato a prendere la forma di una falegnameria, di un laboratorio manuale, di un orto, di uno spazio lettura… il tutto entro un contesto abitativo aperto, in costante dialogo con il territorio e che aspira ad essere intergenerazionale e multiculturale.
Manca tuttavia un immobile di riferimento: si avvia ora per le famiglie una fase di ricerca attiva, nella quale il gruppo si rivolgerà idealmente a proprietari di asset immobiliari obsoleti, sottoutilizzati, inutilizzati o dismessi, che abbiano la volontà di collaborare nell’attuazione di un progetto in grado di generare valore sociale ed economico per tutti i portatori d’interesse e per le comunità del territorio.